I TERRITORI DELLE CAVE

La Puglia risulta essere tra le più importanti regioni italiane per la quantità di materiali lapidei che vi si estraggono.

I marmi e le pietre di Puglia provengono fondamentalmente da rocce calcaree presenti in maniera diffusa su tutto il territorio regionale. La fortuna ed il pregio di questa risorsa naturale, per la quale la Puglia ha progressivamente conquistato una posizione di prestigio nel mercato nazionale ed internazionale, è dovuta principalmente alla cosituzione geo-litologica del territorio, interamente formato da materiale sedimentario.

Sono proprio le sue caratteristiche geo-morfologiche e fisico-meccaniche, unitamente ad una gradevole varietà dei toni dell'avorio, a determinare un largo uso della pietra leccese dai tempi più remoti ad oggi.

L'attività estrattiva pugliese, infatti, vanta una tradizione continuativa sia nell'estrazione della pietra leccese, utilizzata come materiale ornamentale che più propriamente da costruzione, senza trascurare gli inerti che si producono dai materiali di scarto utili per il pietrisco e per la formazione di cementi e laterzi in genere.

I principali giacimenti di pietra leccese della regione si coltivano nel Salento. La concentrazione di cave per l'estrazione della pietra di Cursi in queste aree ha progressivamente consolidato uno sviluppo crescente di attività legate anche alla trasformazione e lavorazione dei prodotti con l'estensione ad un indotto che coinvolge, in maniera significativa gran parte delle economie locali.

Molte, infatti, sono le nuove attività che, in particolare negli ultimi anni, utilizzano con estrema parsimonia i materiali di cava: dalla croste, agli inerti, dagli informi agli scarti residui aprendo, talvolta, nuovi segmenti di mercato prima inesplorati.

 

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