BAROCCO e PIETRA LECCESE
L'esaltazione massima della pietra leccese si ha nel Barocco, in cui la sua scarsa durezza suggerì un ampio e diversificato utilizzo per costruire colonne, capitelli, basi, cornici, statue, sepolcri, epitaffi, fregi architettonici.
Nacque nel Salento una tradizione di abilissimi scalpellini, capaci di intagliare la pietra con sorprendente abilità.
Oggi Lecce si presenta al visitatore con una straordinaria ricchezza di monumenti risalenti al Barocco realizzati in pietra leccese, ed è universalmente nota per tale ragione. Ma tutti i numerosissimi centri del Salento hanno testimonianze artistico-architettoniche in pietra leccese o pietra di cursi.
Il barocco minore, certamente meno noto, è stato studiato tuttavia attentamente. E' stato sottolineato come in esso maggiormente si manifesti l'abilità degli artigiani locali, a cui spesso veniva affidata l'intera responsabilità della realizzazione dell'opera, saltando il controllo e il coordinamento degli ingegneri e degli architetti che sopraintendevano ai lavori che venivano realizzati nel capoluogo.
Non a caso le realizzazioni barocche nei piccoli centri del Salento spesso presentano elementi di continuità con stili architettonici delle epoche precedenti, mostrando la persistenza di una tradizione che si allontana dagli stilemi appresi nell'esercizio del cantiere con spiegabile prudenza.