IL SALENTO, TERRA DI STORIA, ARTE, CULTURA E TRADIZIONI MILLENARIE
Uno dei territori sicuramente più affascinanti e per molti versi più caratteristici ed ospitali del Belpaese è il "Tacco d'Italia", il Salento, circoscritto tra il mare Adriatico ed il mar Ionio. Compresa nei territori delle provincie di Lecce, Brindisi e parte di quella di Taranto, la penisola salentina è un'esplosione di colori, sapori, atmosfere e culture millenarie che qui si sono fuse dando vita ad una terra bellissima, piena di storia.
Il territorio è per lo più pianeggiante, la "piana messapica", con alcune basse colline nella parte settentrionale, rappresentate dalle "basse Murge" ed in quella meridionale, le "Serre salentine". Un territorio il cui clima mediterraneo umido ha favorito per secoli una fiorente attività agricola, con un paesaggio caratterizzzato da ulivi secolari in appezzamenti divisi dai tipici muretti a secco, al cui interno sono state realizzate le "pajare", costruzioni in sasso più simili ai nuraghi sardi che ai tipici trulli pigliesi presenti poco più a nord.
Il Salento è stato colonizzato in antichità dai Messapi, una popolazione di origine greca, che rimase per secoli in conflitto con i "cugini" dell'antica città greco-spartana di Taranto, che alla fine la spuntarono, fondandovi alcuni avamposti militari.
L'arrivo dei romani nella Messapia, la "terra dei due mari", portò strade, traffici commerciali nuove città e porti, tra cui quello di Brindisi, che divenne particolarmente importante per le destinazioni verso la Grecia e l'Oriente. In epoca medioevale il territorio venne infeudato dai Longobardi e dai Bizantini, oltre che dai saraceni, che si stanziarono a macchia di leopardo sul territorio per periodi più o meno lunghi.
Con l'arrivo dei Normanni, il Salento, che prese il nome di "Terre d'Otranto", si arricchisce ulteriormente di centri prestigiosi, tra cui la città di Lecce, che divenne in breve il centro più importante della penisola e sede del Regno di Federico II di Svevia. Anche altre città, come Brindisi e Oria, vennero profondamente toccate dalle novità portate dagli svevi, con l'ampliamento delle roccaforti esistenti e la costruzione di nuove strutture difensive per combattere le incursioni sempre più frequenti dei saraceni.
Mentre le lotte per il potere sul territorio dominarono i secoli successivi, tra guerre e distruzioni, assedi e matrimoni combinati, sotto il dominio aragonese la costa salentina si arricchì di centinaia di torri d'avvistamento per prevenire le insursioni dei pirati turchi, che durarono fino al '500.
Da questo secolo in poi, pur diventando marginale nelle strategie dei dominanti spagnoli e borbonici, il Salento visse un periodo di fiorente attività artistica e culturale, soprattutto a Lecce, che divenne uno dei più importanti centri del barocco italiano. Anche la campagna della penisola, benchè in molte sue parti ancora paludose e malariche, videro modificare la sua struttura rurale, con l'avvento dei latifondi; la bonifica del territorio con la conquista definitiva di terreni per l'agricoltura arriverà comunque solamente durante il ventennio fascista.
Tra le principali caratteristiche che identificano la terra salentina sicuramente il più rilevante è il paesaggio architettonico, che si rifà a quello delle città greche per la predominanza assoluta delle case bianche " calce", senza tetto, soprattutto nelle cittadine di campagna e della costa.
I centri storici sono invece caratterizzati dal tipico barocco leccese, che identifica le facciate esterne di chiese e palazzi trasformati usando la tipica pietra leccese o pietra di cursi, dal caldo colora giallo, facendole assomigliare a tanti arazzi scolpiti.
La struttura urbanistica di molti centri storicidei borghi salentini, sia marinari che dell'entroterra, è caratterizzata dalle case bianche le une appoggiate alle altre, con gli infissi di porte e finestre dai colori cangianti tipici dell'area mediterranea, da stretti vicoli dove spiccan oqua e là le "corti", i palazzi nobiliari e le chiese baroccheggianti in pietra leccese.
L'intero territorio è contenuto dalle sue coste, ampie e sabbiose soprattutto sul Mar Ionio, con acque azzurre trasparenti; la parte che guarda l'Adriatico è invece più rocciosa , con spettacolari scogliere a picco sul mare. Il tratto di costa salentina comprende numerosi centri che sono oggi importanti località balneari, meta di turismo massificato non solo italiano che rappresenta una delle più importanti risorse economiche del territorio.
Altrettanto importante per l'economia, ma anche per la bellezza paesaggistica, sono le distese di alberi d'olivo delle campagna, spesso secolari, inserite tra l'altro dal FAI nell'elenco dei cento luoghi italiani da salvare.
Inutile elencare le città salentine piene di suggestione e bellezze artistiche, col rischio di dimenticarne qualcuna; ovunque si viene rapiti dalla bellezza dei posti e dall'atmosfera che vi regna, come quella che si ritrova nelle innumerevoli chiese campestri basiliane d'epoca medioevale, spesso contenenti affreschi di notevole bellezza, o come i vari castelli, torri d'avvistamento e masserie sperse un pò ovunque nel territorio salentino.
Tra le tante tradizioni di cui la popolazione locale fa un vanto, quella della "taranta" o "pizzica" è forse il più importante; musica e balli a ritmi forsennati e quasi istericiche conquista il pubblico che, quasi sempre, rimane coinvolto emotivamente e "fisicamente".
Riscoperta in anni recenti, questa particolare forma musicale ormai svuotata dei suoi connotati antropologici tradizionali, ha assunto la dimensione del fenomeno culturale, diventando il più caratteristico elemento della salentinità, quasi come marchio di fabbrica.
Non è da meno la gastronomia salentina, caratterizzata da numerosi piatti tipici, soprattutto a base di pesce e verdure, così come i suoi grandi vini Primitivo di Manduria, Negroamaro e Rosato del Salento, oltre la coltivazione dell'olivo e quindi la produzione dell'olio, che ha una tradizione antichissima.
Tantissime le iniziative folkloristiche che ogni paese organizza nel corso dell'anno, molte delle quali in occasione delle ricorrenze religiose, amate da una popolazione particolarmente devota, ma anche legate alle tradizioni tipiche del territorio salentino; tra le più importanti il Festival del Cinema Europeo, il Salento Film Festival e la Notte della Taranta, tanto per citarne qualcuna, con un richiamo internazionale rilevantissimo per numero di persone e qualità degli spettacoli.