LE LAMIE (LIAME)

Il carparo in passato veniva utilizzato soprattutto per la costruzione: considerando il suo alto grado di modellabilità, venne utilizzato soprattutto per costruzioni che ancora oggi rendono giustizia e testimonianza di un’arte edificatoria che col tempo è andata man mano scemando. Parliamo delle liame, costruzioni diffuse nelle campagne salentine alla stessa stregua di trulli, furneddhri e pajare, dalle caratteristiche volte a botte, nate principalmente come piccoli ricoveri e ripari dalle intemperie per i contadini dediti alla coltivazione nei campi.

Luoghi modesti, semplici, ma realizzati con una maestrìa ormai quasi estinta, con piante rettangolari o quadrangolari, volte a botte, e muri di pietre di risulta (muretti a secco). Le volte venivano poi rivestite con carparo e pietre tufacee, le stesse a cui oggi nei restauri di queste antiche strutture viene dato lustro con la finalità di adibire il tutto a seconde accoglienti e deliziose case di campagna.

L’antica tradizione di costruire le volte leccesi, alte, maestose e soprattutto, resistenti, viene proprio da qui, da questi primi passi nell’architettura, sino al risultato delle volte leccesi. Volte a botte e volte a spigolo, conosciute dai più con il nome di volte a stella, ancora di datazione incerta, nonostante si pensi che collocarle tra il barocco possa rendere effettiva giustizia.

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