PIETRA DI CURSI - IL CONVENTO DEGLI AGOSTINIANI
Il Convento degli Agostiniani di Melpignano fu costruito alla fine del 1500 e la sua costruzione si protrasse per una decina d'anni. A commissionare l'opera furono, appunto, gli Agostiniani, un ordine nato in Italia agli inizi del secolo XIII e poi confermato dal papa Alessandro IV con la bolla Licet Ecclesiae Catholicae del 9 aprile 1256. Gli agostiniani erano inizialmente divisi in sparute formazioni, di diversa provenienza e origine, che vivevano prevalentemente nelle campagna del centro e nord Italia, ma erano numerosissimi, soprattutto da quando in San Pietro in Ciel d'oro a Pavia, dalla metà del 700, si conserva il corpo di sant'Agostino, che vi fu portato dalla Sardegna grazie alla volontà del re longobardo Liutprando. Dopo la loro unione in un unico Ordine e il loro spostamento nelle città, si ebbe un vero e proprio movimento talmente forte da influenzare anche la vita politica dei centri cittadini. Si stabilirono subito in Salento, anche per porre un "freno" all'espansione della chiesa greca. Infatti Melpignano è uno dei centri più importanti della Grecìa Salentina. A tal motivo cercarono di far sentire la propria presenza con la costruzione di chiese dedicate a S. Agostino, infatti in Salento, oltre a Lecce, le chiese agostiniane si trovano a Melpignano, Cursi e Scorrano (come dire, "cucchi cucchie!", cioè "vicine, vicine"). Il Convento di Melpignano, imponente per bellezza e dimensioni, è stato poi restaurato completamente nel 1638 su progetto del celebre Giuseppe Zimbalo, lo stesso architetto che, sempre in quel periodo, progettò il Duomo di Lecce, ed è per questo che lo stile è quello del barocco leccese, e il materiale è lo stesso utilizzato per il Duomo e molte altre costruzioni: la pietra di cursi o pietra leccese.